La visita della cantina della tenuta di Cavanera, dove sorge il Cavanera Wine Resort offre la possibilità di fare un percorso a ritroso nel tempo per tutti i viaggiatori che sono alla ricerca di emozioni autentiche.
La struttura di oggi ha origini seicentesche. Le piccole comunità montane che vivevano alle pendici del vulcano, realizzavano piccoli palmenti per la produzione di vino. Dal 1600 a oggi il palmento di Cavanera Etnea ha resistito al lento trascorrere del tempo e soprattutto alla furia devastante del vulcano per presentarsi, agli occhi dei visitatori, come un simbolo perfetto dell’economia rurale dell’epoca.
Il tempo trascorso è comunque un’ulteriore conferma che il vigneto sull’Etna è stato sempre elemento essenziale dell’economia locale.
La coltivazione delle varietà autoctone dell’Etna come i Nerello Mascalese e Cappuccio o il Carricante e il Catarratto confermano, ancora una volta, l’eccellenza di uve di qualità straordinaria. Nella cantina di Cavanera vengono vinificate alcune tra le etichette più famose di Firriato e, senz’altro, tra le più rappresentative dell’attuale produzione di vini della DOC Etna. I “Sabbie dell’Etna” Bianco e Rosso rappresentano un classico intramontabile tra le etichette storiche di Firriato. Mentre un discorso a parte merita il Cavanera nelle sue declinazioni Rovo delle Coturnie e Ripa di Scorciavacca.
Per questi due campioni della gamma Firriato una visita alla cantina dell’Etna sembra d’obbligo. Sono due perle enologiche che, da questa piccola cantina sull’Etna, prendono il volo per i mercati internazionali più esigenti ed evoluti.
Ma la visita della cantina riserva anche una rarità che arriva direttamente dal vigneto prefillossera. Dalle uve di queste viti centenarie è nato un vino che viene custodito gelosamente tra le mura di pietra lavica della cantina dell’Etna. Solo gli ospiti di Cavanera Etnea avranno la possibilità di vedere le piccole botti di rovere francese che contengono questo nettare destinato soltanto ai winelover più esigenti e raffinati: il Signum Aetnae.

La visita della cantina della tenuta di Cavanera, dove sorge il Cavanera Wine Resort offre la possibilità di fare un percorso a ritroso nel tempo per tutti i viaggiatori che sono alla ricerca di emozioni autentiche.
La struttura di oggi ha origini seicentesche. Le piccole comunità montane che vivevano alle pendici del vulcano, realizzavano piccoli palmenti per la produzione di vino. Dal 1600 a oggi il palmento di Cavanera Etnea ha resistito al lento trascorrere del tempo e soprattutto alla furia devastante del vulcano per presentarsi, agli occhi dei visitatori, come un simbolo perfetto dell’economia rurale dell’epoca.
Il tempo trascorso è comunque un’ulteriore conferma che il vigneto sull’Etna è stato sempre elemento essenziale dell’economia locale.
La coltivazione delle varietà autoctone dell’Etna come i Nerello Mascalese e Cappuccio o il Carricante e il Catarratto confermano, ancora una volta, l’eccellenza di uve di qualità straordinaria.

Nella cantina di Cavanera vengono vinificate alcune tra le etichette più famose di Firriato e, senz’altro, tra le più rappresentative dell’attuale produzione di vini della DOC Etna. I “Sabbie dell’Etna” Bianco e Rosso rappresentano un classico intramontabile tra le etichette storiche di Firriato. Mentre un discorso a parte merita il Cavanera nelle sue declinazioni Rovo delle Coturnie e Ripa di Scorciavacca.
Per questi due campioni della gamma Firriato una visita alla cantina dell’Etna sembra d’obbligo. Sono due perle enologiche che, da questa piccola cantina sull’Etna, prendono il volo per i mercati internazionali più esigenti ed evoluti.
Ma la visita della cantina riserva anche una rarità che arriva direttamente dal vigneto prefillossera. Dalle uve di queste viti centenarie è nato un vino che viene custodito gelosamente tra le mura di pietra lavica della cantina dell’Etna. Solo gli ospiti di Cavanera Etnea avranno la possibilità di vedere le piccole botti di rovere francese che contengono questo nettare destinato soltanto ai winelover più esigenti e raffinati: il Signum Aetnae.
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